Acireale

Conta 48.493 abitanti a circa 100 metri s.l.m.; è posta su un ripiano lavico che arriva fino al mare Ionio. Acireale fu anche sottoprefettura. L’economia si regge sulla agricoltura di agrumeti, vigneti, sulle industrie di mobili e pastifici. C’è una sorgente di acque clorurato-sodiche solforose, canalizzate alle Terme di Santa Venera, per le cure reumatiche. Altra sorgente attiva è l’acqua Pozzillo, usata come acqua da tavola. Antica Aquilea o Aquilia in quanto vi si accampò il Console Aquilio. Filippo IV dette il titolo di Reale alla città. La città fu ricostruita dopo il terremoto del 1693.

Il palazzo Comunale fu cominciato nel 1659, restaurato nel 1783, 1863, 1907. Acireale è ricca sede Vescovile, il Duomo è dedicato a Santa Venera ed è del secolo XVII - XVIII con moderna facciata goticheggiante, un portale barocco ed un vasto interno decorato da affreschi. Sul pavimento del transetto si trova una Meridiana del 1834. Sulla destra del Duomo sorgono la Basilica si SS: Pietro e Paolo del 600, dalla vivace facciata a due ordini di colonne, ed il barocco Palazzo Comunale del 1659 con bella balconata a Chiesa di S. Sebastiano terreno e ricche finestre. Molte sono le chiese di particolare interesse, tra queste ricordiamo quella di S. Sebasiano con una fastosa facciata barocca, preceduta da una balaustra coronata da statue (1754).

Il Palazzo Pennisi Di Floristella accoglie una collezione numismatica, particolarmente interessante per le monete greco-sicule. La Pinacoteca Zelantea del 1671, è una delle istituzioni culturali di maggior rilievo; ha un patrimonio di circa 150.000 volumi e molti incunaboli e cinquecentine. Da non perdere il Carnevale più bello e ricco di spettacoli della Sicilia.