Marsala

La città si colloca nella parte più occidentale della Sicilia, sul capo Boeo o Lilibeo. Dominata dai Cartaginesi, dai Romani e dai Saraceni, che mutarono il suo nome da Lilibeo in Marsa Alì (porto di Alì), da cui deriva l’attuale denominazione, assunse nel Risorgimento particolare risonanza in quanto nel suo porto approdarono le navi della spedizione di Garibaldi che, con i suoi Mille, si era spinto alla conquista della Sicilia. Oggi il nome della città è legato alla sua produzione vinicola che fornisce all’Italia e all’estero ottimi vini conosciuti con il nome stesso della città, ed i liquori che ne derivano. Il famoso "Marsala" è infatti prodotto in alcune squisite varietà fin dal XVIII secolo.

A questa attività è legata gran parte dell’economia della città e delle zone circostanti, produttrici delle stesse qualità di uve. L’abbondante produzione alimenta l’esportazione in Italia e all’estero. Meritano di essere visitate nella città: il Duomo, di origine normanna ma più volte trasformato, nel cui interno sono conservate alcune statue di Antonello e Gian Domenico Gagini (secolo XVI) e otto arazzi fiamminghi con pavimenti a mosaici policromi e bianco-neri. Suggestivi sono i panorami che si aprono in prossimità del porto e presso il Capo Boeo. Consigliabile è la visita dell’isola di S. Pantaleo, a soli 8 chilometri da Marsala in mezzo allo Stagnone, ove si trova la zona archeologica di Mozia. Un bel tramonto sul porto, il cui traffico commerciale è alimentato principalmente dall’esportazione del vino Marsala.